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Come detto in diverse occasioni non racconto mai le mie opere: ogni persona guardandole compie il proprio viaggio. Non ritengo necessario spiegarle anche perché ho avuto modo in più occasioni di notare come le emozioni arrivino sempre.
Oggi farò un’eccezione, a partire dal titolo che è inequivocabile: Adhd.
Per chi non lo sapesse l’Adhd è la sindrome da iperattività e impulsività. Mi è stata diagnosticata il 10 novembre del 2022, a 43 anni. Di come questo evento abbia segnato la mia Vita lo racconto qui.
Ho creato quest’opera in uno dei quei giorni che tecnicamente vengono definiti a funzioni esecutive zero, significa che per quanto ti sforzi non riuscirai a fare nulla di quello che hai messo in lista per quel giorno, che anche se sai cosa devi fare il tuo corpo e la tua mente non ti seguiranno in alcun modo. E per quanto tu sia consapevole che non dipende da te, che non è una questione di volontà ma di biologia, che la terapia può arrivare fino ad un certo punto, che non c’è guarigione, puntuale arriva la frustrazione, il senso di inadeguatezza se non di fallimento.
Il giorno in cui ho creato quest’opera ho capito che la mia arte non è solo un mucchio di pixel, ma può essere un modo per superare queste fasi creando qualcosa di bello, qualcosa che parla della Vita nella sua pienezza, difficoltà e magnificenza.
Sono particolarmente legata a questo quadro, spero regali le stesse emozioni che mi ha donato creandola e che ancora continua a darmi ogni volta che la guardo.